Lo strano caso di Fedora 17 e le librerie NVIDIA

August 01, 2012 | 3 Minute Read

Prendendo in prestito il nome di un celebre romanzo di Robert L. Stevenson, scrivo brevemente di un curioso problema avuto sul mio vecchio portatile, le cui vicissitudini con la scheda grafica sono state ampiamente trattato su questo blog.

Tutto è cominciato con una serie di crash di Firefox a seguito all’aggiornamento alla versione 14. In un primo momento ho bollato la cosa come “immaturità” del browser, che, a mio avviso, nel breve periodo ha avuto “troppe” major release. Passato su chrome il problema sembrava risolto.

Ulteriore aggiornamento, stavolta riguardante altro, e Gnome3, che già aveva dato qualche avvisaglia con sporadici “segmentation fault” di “gnome-control-center”, non parte più, e la grafica di GDM sembra tornata a quella di “Gnome3 Fallback”.
Rimedio temporaneamente  con una precedente installazione di Xfce, che parte e funziona. Da lì prova ad installare KDE, ma anche in questo caso assisto ad un “blocco” durante il caricamento.

Continiuando ad usare Xfce, mi accorgo di alcune applicazioni chiuse con “Signal 11″ (Segmentation Fault). Armato di buona volontà, provo a capire quale sia l’origine di questi problemi, ma, leggendo i vari dati raccolti da ABRT, non arrivo a nulla di concreto.

Alla fine, cercando su Google, ho trovato che alcuni utenti Fedora 17, dopo alcuni aggiornamenti, hanno riscontrato i medesimi problemi, risolvendoli disinstallando e reinstallando i driver proprietari nvidia, con particolare riferimento a xorg-x11-drv-nvidia-libs.

Se pur con qualche perplessità, ho provato questa strada, e, per sicurezza, ho tolto tutti i pacchetti relativi al driver nvidia, persino il “kmod”. Al successivo riavvio, tutto è tornato a funzionare correttamente senza particolari problemi.
Non è cambiata la versione del driver, e, nonostante ora il computer funzioni, non ho capito bene il perchè, e la cosa mi disturba un po’. Non avendone capito le cause, non voglio in alcun modo aprire una “polemica” sul merito tecnico, ma solo offrire una facile soluzione a coloro che in questi giorni dovessero trovarsi davanti al medesimo problema.

Tutto questo però non fa che confermare a me stesso come una eccessiva corsa all’aggiornamento non sia produttiva, e su quanto sia basso il livello di qualità dei driver Nvidia per Linux  (che comunque al momento non posso ancora sostituire con la versione non proprietaria per i già citati problemi di surricaldamento).